Superbonus, i controlli saranno durissimi: previste sanzioni anche per i singoli condomini

Controlli a tappeto non solo sulle imprese ma pure sui condomini: chi ha commesso irregolarità per quanto riguarda il Superbonus, cominci a tremare.

Al via i controlli per quanto riguarda l’utilizzo del Superbonus e, questa, volta non si faranno sconti proprio a nessuno. Ricordiamo che questo incentivo – che prevedeva la possibilità di detrarre fino al 110% le spese sostenute per la ristrutturazione e il miglioramento energetico di immobili – fu introdotto dal Governo di Giuseppe Conte.

uomo e donna preoccupati seduti sul divano con davanti dei fogli e una calcolatrice
Superbonus, i controlli saranno durissimi: previste sanzioni anche per i singoli condomini/istitutomantovanodistoriacontemporanea.it

Nonostante si sia rivelato fin da subito un’emorragia per le casse statali, il sussidio fu portato avanti anche dal Governo di Mario Draghi. Ma la parabola del Superbonus – per fortuna o purtroppo – termina qui: il Governo di Giorgia Meloni ha deciso di non riconfermarlo per il 2026.

Finita la stagione del Superbonus, tuttavia, partono i controlli non solo sulle imprese ma anche condomini i quali potrebbero trovarsi a dover pagare sanzioni pesantissime. Le multe, infatti, non riguarderanno solo le imprese che hanno svolto i lavori ma anche coloro che hanno beneficiato della detrazione. Chi non ha svolto tutto nel rispetto delle regole, può già iniziare a tremare.

Superbonus: ecco chi rischia la sanzione

Il Governo di Giorgia Meloni, con la Manovra di Bilancio 2026, ha deciso di mettere la parola fine al Superbonus il quale ha rappresentato una vera e propria emorragia per le casse dello Stato. Terminata l’erogazione del sussidio, ora partono i controlli e, in caso di irregolarità, le sanzioni saranno davvero pesanti.

palazzo con i ponteggi
Superbonus: ecco chi rischia la sanzione/istitutomantovanodistoriacontemporanea.it

Chi non ha svolto i lavori esattamente nei tempi e nei modi dichiarati, può iniziare a tremare fin da ora. I controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate saranno durissimi e si baseranno soprattutto su quei dettagli ritenuti secondari. Anche solo aver utilizzato un materiale diverso da quello dichiarato inizialmente potrà costare una sanzione.

Così come potrebbe piovere una multa per un costo indicato in modo non perfettamente aderente ai massimali, una variante non registrata o un documento trasmesso in ritardo.

Insomma non occorre aver commesso frodi di dimensioni macroscopiche per essere sanzionati ma basterà molto meno. Sarà sufficiente un lavoro rimasto incompleto rispetto al progetto iniziale per fare scattare la multa così come sono a rischio coloro che non hanno dato importanza ad eventuali discrepanze tra gli elementi inseriti nel progetto e quelli poi utilizzati effettivamente.

La cosa che fa preoccupare è che la responsabilità non ricadrà solo sulle imprese che hanno svolto i lavori ma i condomini che hanno fruito del beneficio.

Infatti i condomini hanno potuto beneficiare di un’importante agevolazione e, pertanto, in caso di irregolarità anche piccole saranno chiamati alla restituzione della somma fruita e anche al pagamento di una sanzione che sarà pari al 25% del credito utilizzato. Le cattive notizie non sono finite qui: i controlli non avranno durata breve. L’Agenzia delle Entrate si riserva il diritto di chiedere soldi indietro anche a distanza di anni dal termine dei lavori.

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