Il costo della vita sta aumentando vertiginosamente: di quanto dovrebbero aumentare, di conseguenza, gli stipendi?
Il costo della vita è aumentato molto negli ultimi anni: fare la spesa, pagare le bollette per il riscaldamento, onorare le scadenze degli interessi di un mutuo… Sentiamo sempre più parlare di inflazione che ha eroso in maniera significativa il potere d’acquisto di noi cittadini. Oggi molte famiglie e lavoratori non riescono davvero ad arrivare a fine mese con gli stipendi che percepiscono.
Questa crescente pressione economica ha riacceso con forza il dibattito sulla necessità di un aumento generalizzato degli stipendi. L’adeguamento retributivo può in effetti essere la misura che può ridare a noi cittadini la possibilità di condurre una vita dignitosa e far fronte a tutte le spese. Ma di quanto dovrebbero aumentare gli stipendi per adeguarsi al crescente costo della vita?
Gli stipendi stanno davvero crescendo in relazione all’aumento del costo della vita oppure si sta solo perdendo sempre più potere d’acquisto? Per capirlo, basta guardare ai numeri ufficiali degli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI).
Nel 2023, l’indice medio dei prezzi si attestava a 118,7 punti. Nel 2024, questo indice è salito a 119,7 punti. La differenza si traduce in un aumento complessivo del costo della vita, pari allo 0,84%. Per non perdere potere d’acquisto, i salari e le pensioni avrebbero dovuto crescere almeno dell’0,84%. Nel 2025, l’indice FOI medio è salito a 121,39 punti quindi il costo della vita è salito di 1,41% rispetto all’anno precedente.
Di conseguenza gli stipendi sarebbero dovuti aumentare di almeno dell’1,4%. Quindi, per compensare l’aumento dei prezzi, gli stipendi sarebbero dovuti aumentare di almeno il 2,3% nel biennio. Se nel 2023 un lavoratore percepiva uno stipendio netto 1.600 euro, nel 2024 avrebbe dovuto ricevere almeno 1.613,44 euro. Oggi, anche se ci sono stati aumenti rispetto agli anni passati, la crescita degli stipendi resta lenta, spesso insufficiente a compensare l’aumento del costo della vita.
Gli stipendi medi più alti si registrano in settori “tecnici” come ingegneria, finanza e farmaceutica. Poi un’altra differenza la fa il posto in cui si vive: le regioni del Nord e del Centro-Nord offrono retribuzioni più alte rispetto al Sud e alle isole. Quindi la strada per avere questo “adeguamento” è ancora in salita.
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