L’IMU comincia a pesare troppo sulle tue tasche? C’un trucco assolutamente legale per smettere di pagarla sulle seconde case.
Addio IMU non solo sull’abitazione in cui risiedi ma anche sulle tue seconde case. No, non è un sogno: puoi davvero smettere di pagare la tassa che ogni anno devi versare al tuo Comune. Non è stata abolita e, probabilmente, non verrà mai abolita ma c’è un trucco furbissimo per non pagarla più.
Un trucco che non ti farà finire in manette, tranquillo: si tratta di un escamotage ammesso dalla Legge, è tutto perfettamente legale, dunque. L’IMU, di norma, va pagato su tutte le proprietà al di fuori dell’abitazione principale, cioè quella in cui hai la residenza.
In tempi di carovita l’IMU diventa sempre più pesante sulle tasche dei contribuenti e va ad aggiungersi a spese già difficili da affrontare come le bollette di luce e gas, la spesa alimentare, la scuola per i figli ed eventuali visite mediche. Ecco allora che un piccolo trucchetto legale può venire in nostro aiuto: basterà fare una cosa semplicissima per azzerare l’IMU sulle seconde case.
Tra Irpef, contributi Inps, Iva, bollette e prezzi al supermercato che continuano ad aumentare, arrivare alla fine del mese, per molta famiglie, può essere complicato. Se poi aggiungiamo pure l’IMU allora il quadro è al completo. Ma c’è un trucchetto furbissimo – e legale – per smettere di pagarla.
Come spiegato nel paragrafo precedente, l’IMU va pagata su tutte le proprietà ad eccezione dell’abitazione principale in cui si vive. Ma esiste un modo per evitare di pagarla? Assolutamente sì: un modo furbo e legale al 100%. Per non pagare l’IMU sulle seconde case basta solo dare le case in questione in comodato d’uso ad un familiare di primo grado il quale dovrà stabilire lì la sua residenza. In pratica se io do la mia seconda casa in comodato d’uso a mio figlio che ci va a vivere, allora smetterò di pagarci l’IMU.
A differenza della donazione la proprietaria della mia seconda casa continuerò ad essere io ma, concedendola in comodato gratuito a mio figlio, se lui andrà a viverci e sposterà lì la sua residenza, allora io non dovrò più pagare nemmeno un euro di IMU in quanto, per il Comune quella sarà l’abitazione principale di un altro. Deve trattarsi di un familiare di primo grado: non necessariamente un figlio, va bene anche un genitore oppure un fratello.
Requisito essenziale che non paghi affitto e che quella diventi la sua abitazione principale. Inoltre, per poter mettere in pratica questo trucchetto, occorre che la seconda casa si trovi nel medesimo Comune della prima proprietà.
Infine bisogna registrare il contratto di Comodato d’uso gratuito presso l’Agenzia delle Entrate e comunicare il cambio al Comune altrimenti non avrà alcun valore. Qualora non si avessero parenti di primo grado interessati, affittando la seconda casa a con contratto a canone concordato, si può beneficiare comunque di una riduzione del 75% dell’IMU.
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