Un ponte tra memoria e ricerca. Il Premio Mozzarelli rinnova lo spirito di Mantova e del suo passato, affidandolo alle nuove generazioni di storici

La decima edizione del Premio Cesare Mozzarelli segna una tappa importante nella storia di un riconoscimento che, anno dopo anno, continua a valorizzare la ricerca sulla storia di Mantova e del suo territorio. Il bando del 2016, destinato ad autori di studi, ricerche e tesi di laurea o di dottorato, fissava al 2 maggio la scadenza per la presentazione dei lavori, confermando l’impegno dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea nel sostenere la formazione e la divulgazione storica.
Istituito nei primi anni Duemila in memoria dello storico Cesare Mozzarelli (1930-2006), docente di Storia moderna e per lungo tempo direttore dell’Istituto, il premio nasce per promuovere l’approfondimento delle radici politiche, sociali e culturali di una città che ha avuto un ruolo cruciale nella storia italiana. Un riconoscimento pensato per giovani studiosi, laureati e dottorandi che, attraverso le loro ricerche, contribuiscono a rinnovare la conoscenza del patrimonio documentario e civile del territorio virgiliano.
Nel decennio compreso tra la prima e la decima edizione, il Premio Mozzarelli ha incoraggiato una varietà di approcci metodologici e tematici: dalla vita religiosa e sociale dell’età moderna agli studi sulla Resistenza e sui movimenti civici del Novecento, fino alle ricerche dedicate alle istituzioni educative e al lavoro femminile. Tra i lavori premiati figurano le ricerche di Valentina Fortunato (2010) sull’associazionismo mantovano tra Ottocento e primo Novecento, di Andrea Poli (2013) sull’economia agraria nel secondo dopoguerra e di Luca Galli (2015) sulle scuole mantovane in età liberale.
Il riconoscimento non si limita a un premio in denaro, ma offre anche la possibilità di pubblicazione dei lavori vincitori nei Quaderni dell’Istituto, assicurando così la loro circolazione nel dibattito storiografico nazionale. Ogni edizione rappresenta un momento di incontro tra università, enti culturali e cittadinanza, nel segno della continuità con l’eredità scientifica e civile di Mozzarelli: una storia di ricerca che continua a intrecciare memoria e futuro.





