La notizia che i lavoratori precoci o con contratti a termine continuativi possano andare in pensione prima è vera, ma…
Pensione anticipata a 61 anni con almeno 35 anni di contributi, è tutto vero ma occorre fare dei chiarimenti importanti per evitare confusione.

La pensione anticipata precoci, prevista da norme e sentenze recenti, consente l’accesso con almeno 41 anni di contributi, di cui almeno 12 mesi prima del 19° anno di età per essere considerati “precoci” e rientrare in una condizione di disagio o lavoro gravoso. Per alcune categorie specifiche, come le lavoratrici con requisiti particolari (es. Opzione Donna), è possibile accedere a pensioni anticipate a 61 anni con 35 anni di contributi e condizioni ulteriori come la presenza di figli e finestre mobili di attesa. Ma non è una misura estesa a tutti i lavoratori precari over 55.
Recentemente, la Corte di Cassazione ha chiarito che per la pensione anticipata non è più strettamente necessario il requisito di 35 anni di contribuzione effettiva, escludendo quindi i contributi figurativi, ma si considera tutta la contribuzione utile, inclusi periodi di disoccupazione o malattia. Ciò rende più flessibile l’accesso alla pensione anticipata per chi ha periodi contributivi non lavorativi ma maturati.
Precari over 55: esiste una legge anche per loro?
La risposta è negativa: no, non esiste attualmente una norma nazionale che consenta a tutti i precari over 55 di andare in pensione a 61 anni con 35 anni di contributi senza ulteriori condizioni.

Alcuni titoli o annunci devono essere letti con attenzione perché potrebbero mescolare casi specifici, condizioni particolari o interpretazioni non ufficiali. Tutto porta alla confusione ma non è difficile venirne fuori. Per capire la propria situazione contributiva occorre consultare il proprio estratto conto contributivo INPS per verificare anni e tipologia di contributi. Bisogna verificare se si rientra nelle categorie con diritto a pensionamenti anticipati (precoci, lavoro gravoso, Opzione Donna, APE Sociale, ecc.). Poi si contatta l’INPS per una valutazione personalizzata del proprio caso. Dunque l’affermazione che esista una nuova misura per tutti i “precari over 55” che consente pensione a 61 anni con 35 anni di contributi è un semplificazione che può ingannare.
Esistono invece diverse situazioni e condizioni specifiche in cui il pensionamento anticipato a 61 anni è possibile, ma richiedono requisiti ben precisi e una valutazione caso per caso. Meglio sempre rivolgersi ad un professionista del settore, per non sbagliare e non illudersi.





