A volte può capitare di svegliarsi con poca voglia di fare colazione, se questo accade non dovremmo sottovalutare la situazione. In alcuni casi può essere un segno di una malattia.
È capitato certamente a tutti, e con ogni probabilità più di una volta, di svegliarsi la mattina e avere poca voglia di fare colazione, nonostante ci sia chi, al contrario, non vede l’ora di mettersi a tavola. Questo può accadere magari perché si è reduci da una nottata in cui si è riusciti a dormire poco, per questo sarebbe stato molto meglio provare a stare ancora a letto, anche se non è possibile a causa degli impegni quotidiani che si devono portare avanti.

In genere si tende a non preoccuparsi per questa situazione, pensando possa essere frutto di qualcosa di poco grave, convinti di poter recuperare nell’arco della giornata e di poter così mangiare qualcosa di gustoso in grado di regalare energia. Non è detto però che questo sia un atteggiamento corretto, se la cosa si verifica con continuità è bene cercare di individuarne la causa.
Non voler fare colazione: quando ci si deve preoccupare
La mancanza di fame non sempre tende a essere presa in seria considerazione, a volte si pensa possa nascere dall’aver mangiato troppo nel pasto precedente, per questo si arriva a credere di poter compensare poco dopo. Questo non può però ovviamente valere per la colazione, visto che si tratta del primo momento della giornata in cui si ha la possibilità di mettere sotto i denti qualcosa, ritenuto dai nutrizionisti qualcosa di imprescindibile, visto che può darci le energie per affrontare quello che dobbiamo fare.
A volte però l’inappetenza può essere un segno dei pensieri che si possono avere in vista dei vari compiti previsti. In quel caso si ritiene possa essere quasi normale, in fondo la voglia di prendere qualcosa potrebe tornare non appena il “problema” sarà risolto. E se invece questo non dovesse accadere e la situazione diventa tipica del soggetto per diversi giorni?

A quel punto è inevitabile analizzare il quadro della persona e capire cosa ci sia che non va, anche parlandone con il medico. Sono diversi gli studi recenti che mettono in evidenza come saltare la colazione, o anche solo ritardarla, possa portare a un peggioramento della propria salute, con sintomi che possono diventare più gravi. Tra i più diffusi possiamo segnalare depressione, affaticamento e problemi nella gestione dei vari pasti.
Tutti noi, infatti, dovremmo avere degli orari più o meno rigidi nei pasti giornalieri, se però non facciamo o ritardiamo la colazione tutto può slittare, cosa che può anche diminuire il rendimento sul lavoro e nello studio. Tra i fattori che possono spingerci a sottovalutare questo aspetto può esserci uno stato di ansia e stanchezza, oltre e a difficoltà ad addormentarsi, azioni che però a lungo andare sono tutt’altro che benefiche. Si può così arrivare a essere colpiti da patologie cardiache e intestinali, oltre a velocizzare il processo di invecchiamento, per questo chi agisce in questo modo dovrebbe cambiare.
È ideale assumere qualcosa che sia equilibrato, quindi con proteine, carboidrati complessi e grassi sani, così da mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e ridurre la voglia di mangiare qualcosa di troppo zuccherato poco dopo. No al solo caffè, che aumenta l’adrenalina e rende nervosi, meglio se accompagnato con qualcosa di stuzzicante.





