Nuovo Irpef per il 2026, ecco la tabella con i dati dopo le novità della manovra: tutti gli aumenti sugli stipendi a partire dal mese di gennaio.
Buone notizie per milioni di lavoratori in tutta Italia: grazie alle novità fiscali introdotte con la nuova Legge di Bilancio 2026, a partire dal 1° gennaio 2026 i redditi medi otterranno un vantaggio concreto con un netto taglio di Irpef, andando di fatto a prendere di più in busta paga.
Stando alle stime del Ministero dell’Economia, a beneficiare dell’aumento netto dello stipendio (dopo il taglio dell’Irpef) saranno ben 11 milioni di contribuenti; i risparmi, a seconda del reddito, saranno piuttosto sostanziosi.
Con le nuove norme fiscali della manovra 2026 entrerà in vigore non soltanto il taglio dell’aliquota Irpef, ma anche la detassazione degli straordinari e gli sconti fiscali sugli aumenti contrattuali. Ecco tutti i dettagli specifici, già da gennaio in tanti potranno toccare con mano questi nuovi benefici.
Al centro delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2026 c’è sicuramente il taglio dell’Irpef, ovvero uno sconto sull’imposta calcolata sul reddito delle persone fisiche. La Manovra interviene direttamente sull’articolo 11 del TUIR, abbassando l’aliquota del secondo scaglione (da 28.000 a 50.000 euro l’anno) dal 35% al 33%; in sostanza, dunque, quella fascia di reddito in cui si piazzano la maggior parte dei lavoratori italiani.
La nuova Irpef resta composta da tre scaglioni ed è del 23% fino a 28.000 euro, del 33% da 28.001 a 50.000 euro (con la riduzione precedentemente indicata) e del 43% oltre 50.000 euro (percentuale confermata). Il risparmio, calcolabile sull’imponibile, è effettivo per il ceto medio: per una RAL da 32.000 c’è un risparmio di 21 € annuo, e così via per RAL da 34.000 (58 €), 36.000 € (95 €), 38.000 (132 €) e 40.000 € (166 €).
Un’altra novità riguarda l’imposta sostitutiva del 5% sugli aumenti di stipendio, derivati dai rinnovi dei contratti avvenuti nel 2025 o nel 2026; questa flat tax è valida però solamente per i lavoratori privati che hanno un reddito annuo lordo fino a 28.000 €, con la tassa che sostituisce (sulla parte dell’aumento) sia l’Irpef che le addizionali.
Detassazione anche per straordinari, lavoro festivo e turni notturni: queste particolari attività lavorative saranno tassati al 15%, e non dunque seguendo le percentuali Irpef dei vari scaglioni indicate in precedenza. La tassazione agevolata vale però solamente fino a un massimo di straordinari per 1.500 € lordi all’anno. Una serie di agevolazioni fiscali, insomma, che porteranno a benefici concreti in busta paga per tantissimi lavoratori, così da farli “respirare” in un momento storico dove mantenersi è veramente difficile.
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