Prezzi del gas in calo anche con il freddo: ecco cosa sta succedendo nel mercato europeo e perché questa tendenza sorprende tutti quanti.
Negli ultimi mesi sta accadendo qualcosa di sorprendente nel mercato energetico europeo: i prezzi del gas naturale stanno scendendo. E questo succede anche se l’inverno è freddo e la domanda di riscaldamento è alta. Di solito, infatti, quando fa freddo i prezzi aumentano, perché serve più gas per scaldare case, uffici e industrie.
Quest’anno invece sta succedendo il contrario. I grafici e i dati ufficiali mostrano un calo costante, che ha stupito analisti, consumatori e perfino molte aziende del settore. È una situazione che pochi si sarebbero aspettati all’inizio della stagione fredda, quando si temeva addirittura un rialzo improvviso e prolungato. Andiamo a vedere il perché.
Perché il prezzo del gas scende nonostante il freddo?
Il calo dei prezzi del gas in Europa, nonostante il freddo, è il risultato di una combinazione di fattori. La ragione principale è che l’Europa sta ricevendo enormi quantità di gas naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti. Negli ultimi anni, dopo la crisi energetica del 2022, molti paesi europei hanno investito in nuovi impianti per ricevere GNL via nave, così da non dipendere più dal gas russo. Oggi più della metà del GNL importato dall’Europa arriva proprio dagli USA, e questo sta aggiungendo molta offerta al mercato europeo. Più offerta significa prezzi più bassi.
Un altro motivo importante è che la differenza di prezzo tra il gas americano e quello europeo si è ridotta moltissimo. Negli anni della crisi, il gas europeo era molto più caro rispetto a quello degli Stati Uniti. Ora invece i prezzi sono molto più simili, e questo rende più conveniente per gli esportatori americani vendere in Europa.
Risultato è sorprendente ed è quello che arriva ancora più gas e i prezzi scendono. Durante la crisi energetica del 2022, causata dalla guerra in Ucraina e dal taglio delle forniture russe, i prezzi del gas erano saliti alle stelle. Oggi la situazione è molto diversa: l’Europa ha diversificato le fonti; gli stoccaggi sono gestiti meglio; e c’è meno panico e più organizzazione. Questo fa sì che il mercato sia più stabile e meno soggetto a impennate improvvise.
Anche se i prezzi scendono, non è detto che rimarranno bassi a lungo. Ci sono ancora fattori di rischio. Ad esempio, in alcuni paesi europei gli stoccaggi sono sotto la media; se l’inverno si prolunga o diventa più rigido, la domanda potrebbe aumentare molto. Ed infine, se le esportazioni americane rallentano, l’offerta potrebbe calare rapidamente.
Per questo molti esperti spiegano che il mercato rimarrà comunque volatile, anche se oggi sembra più tranquillo. In ogni caso, non è la temperatura a determinare i prezzi del gas in questo momento, ma la nuova geografia del mercato energetico globale. La domanda da porsi è questa adesso: bisognerà vedere ancora quanto durerà.
