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Il futuro del riscaldamento casalingo: altro che cappotto termico

Il futuro del riscaldamento in casa non è il cappotto termico come abbiamo creduto per anni: le vere soluzioni per risparmiare senza stare al freddo sono altre.

Per anni ci è stato detto che il cappotto termico è la soluzione migliore per isolare le nostre abitazioni e mantenere la temperatura interna stabile. Un modo, dunque, per stare al caldo anche con i termosifoni al minimo: una soluzione utile tanto all’ambiente quanto al nostro portafoglio.

Il futuro del riscaldamento casalingo: altro che cappotto termico/istitutomantovanodistoriacontemporanea.it

Un buon cappotto termico esterno – realizzato con pannelli isolanti in fibra di legno o in lana minerale – può farci fare un salto anche di 4 classi energetiche. Dunque se, ad esempio, casa nostra è di classe E, grazie al cappotto termico esterno, arriveremo alla classe A: questo si tradurrà in un grande risparmio in bolletta tutti i mesi. Tuttavia l’installazione del cappotto termico necessita di lavori invasivi e molto lunghi oltreché costosi.

Per una casa di circa 100 metri quadrati la spesa può tranquillamente superare i 10.000 euro: non pochi per una famiglia. Ma siamo sicuri che non ci sia proprio alternativa? In realtà le alternative ci sono e una, in particolare, si sta rivelando molto promettente infatti in Nord Europa già spopola.

Addio cappotto termico: quest’alternativa funziona meglio e costa meno

A tutto c’è un’alternativa al giorno d’oggi e, per fortuna, il cappotto termico non è l’unica soluzione valida per isolare termicamente le nostre abitazioni. In Nord Europa, dove il clima non è sicuramente mite, da qualche tempo spopola una soluzione sostenibile, molto efficace e molto più economica rispetto al classico cappotto termico.

Addio cappotto termico: quest’alternativa funziona meglio e costa meno/istitutomantovanodistoriacontemporanea.it

Il cappotto termico, come anticipato, consiste nel posizionare al di fuori dell’edificio dei pannelli isolanti che possono essere di vario materiale a seconda delle necessità, delle preferenze e di quanto si vuole spendere. In Nord Europa, invece, da qualche tempo, ha preso piede il mattone legno-cemento, conosciuto anche come Isobloc. In pratica si tratta di un sistema modulare che isola termicamente le case.

Questo blocco isolante è formato da una parte esterna in cemento e una parte interna realizzata con truciolato di legno mineralizzato, il quale è un potente isolante naturale. Questa soluzione è molto più ecosostenibile rispetto al cappotto termico esterno e, soprattutto, costa la metà della metà. Inoltre ha il vantaggio di essere un blocco leggero che non crea ulteriore spessore al di fuori dell’edificio.

Anche i lavori per montarlo sono più rapidi. Infine, essendoci meno strati, anche i lavori di manutenzione potrebbero essere ridotti.  Dove sta allora il problema? In Nord Europa stanno costruendo le case con questo materiale isolante e, partendo da zero, funziona benissimo. Non si sa, però, come potrebbe funzionare applicando questo tipo di materiale a case già esistenti e, soprattutto, non è ancora chiaro se questo sistema potrebbe funzionare anche in condizioni climatiche caratterizzate da forte umidità.

Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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