C’è una bella notizia per tanti lavoratori: fra poco tempo potrebbe diventare realtà l’aumento del TFR in busta paga. Ecco cosa si sa.
Il trattamento di fine rapporto (o TFR) spetta a tutti i lavoratori dipendenti al termine del loro rapporto di lavoro. Questa non è altro che una cifra che il datore di lavoro accantona ogni anno, mettendo da parte una quota pari al 6,91% della retribuzione lorda spettante al lavoratore.
Generalmente il TFR viene appunto liquidato al lavoratore alla fine del proprio rapporto di lavoro (quando il lavoratore va in pensione o per dimissioni o per licenziamento) in modo da garantirgli sicurezza e stabilità economica quando finisce di lavoro. Tuttavia negli ultimi anni si è molto discusso su questa prestazione e pare che a breve ci possa essere un aumento del TFR in busta paga. Ecco di cosa si tratta.
Quando ci sarà l’aumento del TFR in busta paga
In genere il TFR viene liquidato al lavoratore alla fine del proprio rapporto di lavoro, cioè quando va in pensione oppure se viene licenziato o si dimette, per garantirgli sicurezza economica ma anche per fungere da incentivo alla stabilità lavorativa. Però ci potrebbe essere a breve una novità riguardo questa prestazione, che potrebbe piacere o forse no…
Si tratterebbe infatti di liquidare immediatamente il TFR, cioè di pagarlo ogni mese nella busta paga. In questo caso si configurerebbe un aumento di stipendio netto ogni mese per il lavoratore, senza che debba aspettare la fine del rapporto di lavoro per avere il TFR.
Di fatto i lavoratori potrebbero disporre di liquidità immediata. Questa scelta, che potrebbe essere realtà a breve, permetterebbe dunque di affrontare meglio le esigenze finanziarie e le spese che si hanno quotidianamente o ogni mese. Fino ad ora il TFR era assoggettato ad una tassazione separata, con un’aliquota vantaggiosa rispetto a quella ordinaria dell’IRPEF (applicabile invece sugli stipendi).
Anche se il TFR venisse liquidato ogni mese in busta paga, verrebbe assoggettato ad una tassazione agevolata, in modo da ridurre al minimo l’impatto fiscale per i lavoratori che decidono di sfruttare questa occasione. Il TFR in busta paga risulta dunque una soluzione conveniente, anche perché si può ottenere un importo netto superiore rispetto al passato.
I vantaggi di questa novità che dovrebbe essere presto realtà sono diversi. Certo è che disporre di questa somma immediatamente fa nascere l’esigenza di una gestione oculata dei propri fondi, dato che poi non ci sarà alcun TFR alla fine del rapporto di lavoro.
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