Cibo in aereo? Meglio di no, anche il miglior piatto perde sapore: vi sveliamo il motivo

Quando si pensa ad un’esperienza gastronomica soddisfacente, di certo la cabina di un aereo non è in cima ai pensieri, ma per quale motivo il cibo in volo ha tutto un sapore più insipido? Vi sorprenderà sapere che il poco appagamento non è dovuto alla qualità del pasto fornito, ma a dei processi fisici che si verificano mentre siamo in volo.

Se si viaggia di tanto in tanto, l’idea di comprare un pasto durante il volo non sfiora nemmeno. In primo luogo perché si tende ad organizzarsi in modo tale da mangiare prima della partenza o all’atterraggio, in secondo luogo perché il cibo sugli aerei non gode certo di una fama eccellente.

Vassoio con cibo su aereo
Cibo in aereo? Meglio di no, anche il miglior piatto perde sapore: vi sveliamo il motivo – istitutomantovanodistoriacontemporanea.it

Quando si viaggia spesso e si deve lottare con gli incastri, mangiare in aereo può diventare una necessità e c’è chi sceglie di servirsi di questa opportunità per abbattere i tempi d’attesa e anche per ingannare il tempo durante il tragitto. Raramente il pasto sarà soddisfacente ed è opinione comune che la colpa sia solo da attribuire alle “cucine” delle compagnie aree.

La verità è più articolata e profonda di come appare, se è certamente vero che i pasti consumati in volo non godono della mano esperta e sapiente di uno chef stellato, non è detto che se consumaste lo stesso pasto quando arrivate a terra questo abbia quell’assenza di sapore che fa sembrare tutto uguale quando lo mangiate durante il volo.

Questo perché a contribuire a quella sensazione di mangiare qualcosa di “plasticoso” e privo di qualsivoglia connotazione è anche tutto ciò che accade al nostro organismo nelle condizioni in cui ci si trova quando si è all’interno di una cabina di un aereo.

Cosa accade al nostro corpo in volo e perché perdiamo la capacità di gustarci il cibo

Il primo fattore che influenza l’esperienza gastronomica in volo è la pressione. Gli aerei volano a 10.000 metri d’altezza, una quota tale da rendere l’aria rarefatta e povera di ossigeno. Per questa ragione le cabine vengono pressurizzate in modo da simulare una condizione atmosferica simile a quella che si trova a 2.000 metri di quota in montagna.

Pasto consumato su aereo
Cosa accade al nostro corpo in volo e perché perdiamo la capacità di gustarci il cibo – istitutomantovanodistoriacontemporanea.it

Ciò nonostante in queste condizioni le molecole che trasportano gli odori, principali responsabili dell’esperienza olfattiva e dunque ciò che ci fa apprezzare il sapore di un piatto, si muovono molto più lentamente. Inoltre l’aria rarefatta ci conduce ad un leggero stato di ipossia che indebolisce il funzionamento delle nostre papille gustative.

L’altro aspetto da considerare è la secchezza dell’aria a bordo. In una cabina l’umidità dell’aria è del 10%, ben al di sotto di quel 30% che troviamo in media nelle nostre case. Questo produce una secchezza salivare che influisce sulla nostra capacità di assaporare le pietanze e apprezzarne il gusto, rendendo il tutto insipido.

Infine il rumore, in cabina si subisce un sottofondo costante tra gli 80 e gli 85 decibel, ovvero lo stesso rumore che è in grado di produrre un aspirapolvere acceso. Il rumore costante influenza la percezione del gusto, indebolendo la sensibilità al dolce e acuendo quella di altri alimenti come il pomodoro, le acciughe, i formaggi stagionati o i funghi.

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