Gli storici hanno decretato qual è stato l’anno peggiore di tutta l’umanità, un periodo buio e difficile per tutti (e non per colpa delle guerre).
L’umanità, nei corsi dei secoli, ha attraversato periodi molto bui e difficili. Si pensi alle guerre, alle epidemie, alle persecuzioni ma anche alle crisi economiche o a quelle più recenti, quelle ambientali.

La peste nera del Medioevo, le guerre mondiali nel Novecento, i genocidi, l’epidemia di Coronavirus più recente e le crisi economiche sono solo alcuni esempi di ciò che ha attraversato l’umanità intera. E così gli storici si sono interrogati su quale fosse l’anno peggiore per tutta l’umanità e hanno stabilito che fosse questo.
Qual è stato l’anno peggiore di tutta l’umanità
Gli storici hanno stabilito che l’anno peggiore per tutta l’umanità sia stato il 536 d.C. E nulla c’entrano le guerre o le epidemie…

All’epoca si verificò un evento naturale che sconvolse il clima. In quell’anno ci fu una diminuzione drammatica delle temperature causato da una nebbia di polveri provenienti da un’eruzione vulcanica in Islanda, che oscurarono il Sole, generando siccità, carestie e, di conseguenza, una crisi economica che durò per più di 100 anni.
Il medievalista dell’università di Harvard, Michael McCormick ha parlato di questo evento in un’intervista al sito della rivista Science. Lo storico ha spiegato che appunto nel 536 d.C, l’anno più difficile per l’umanità, una misteriosa nebbia oscurò i cieli di Europa, Medio Oriente e parte dell’Asia per 18 mesi, causando conseguenze sconvolgenti per il clima.
Le temperature estive scesero a 1.5 – 2.5 gradi, e in Cina nevicò. Così molta gente morì di fame perché le colture ebbero diversi danni. Si scoprì poi l’origine di questa nebbia, cioè una potente eruzione di un vulcano in Islanda, le cui ceneri si sparsero per tutto l’emisfero settentrionale all’inizio del 536 d.C..
A questa seguirono altre due devastanti eruzioni, nel 540 d.C. e 547 d.C. che, insieme alla peste bubbonica nel 541 d.C., decimarono la popolazione. La peste uccise circa un terzo o metà della popolazione dell’Impero romano d’Oriente.
Oltre ciò, la crisi economica dispiegò i suoi effetti fino al 640 dopo Cristo. A quel periodo infatti risalgono tracce da inquinamento da piombo, trovate nel ghiaccio, che dimostrano che le monete ritornarono a circolare. Insomma, negli annali dell’umanità il 536 d.C. viene contrassegnato come il più duro di sempre.





