I caloriferi possono costare un’occhio della testa se si utilizzano in modo errato. Fermatevi subito prima che arrivi la bolletta.
In tutte le Regioni italiane è consentita l’accensione dei termosifoni. Lampedusa e Porto Empedocle sono state le ultime ad avere l’autorizzazione (1° dicembre-15 marzo) appartenendo alla zona climatica A, la più calda. All’occorrenza, dunque, casa si potrà riscaldare accendendo i caloriferi. Guai per il portafoglio!
L’inverno inizierà domenica 21 dicembre 2025 e ci accompagnerà fino a venerdì 20 marzo. Le temperature esterne pian piano si abbasseranno e già abbiamo vissuto una prima ondata di gelo nelle settimane passate che per fortuna si è attenuata. Pochi gradi fuori significa una casa fredda dentro, poco ospitale e accogliente soprattutto quando bisogna farsi la doccia o cambiarsi gli abiti.
Da qui la necessità di accendere i riscaldamenti per creare un ambiente caldo in cui rilassarsi. I consumi cresceranno inevitabilmente e di conseguenza anche le bollette. Si può arrivare a cifre esagerate commettendo degli errori proprio nell’accensione dei caloriferi. Si possono contenere gli importi seguendo alcune direttive che evitano sbagli che possono costare molto caro.
Piccoli interventi semplici possono salvare il portafoglio facendo ottenere dei vantaggi concreti. Quando si accendono i caloriferi ci sono delle accortezze di cui tener conto o i consumi lieviteranno. L’errore più grande è accenderli nel momento sbagliato non sapendo che ci sono fasce orarie in cui la richiesta energetica aumenta e il rendimento degli impianti si riduce. Significa pagare di più ottenendo meno calore.
Mai accendere i termosifoni nelle fasce centrali della giornata. La rete deve sopportare un carico maggiore e se l’isolamento non è perfetto si genererà una grande dispersione di calore.
Quello dell’isolamento è un problema molto importante. Se dalle finestre entrano spifferi l’impianto ci metterà più tempo a raggiungere la temperatura desiderata e una volta spento l’ambiente si raffredderà in fretta. Bisognerebbe accendere i riscaldamenti con le finestre chiuse aggiungendo paraspifferi se necessario e le tapparelle abbassate. Quando invece il sole è alto nel cielo bisognerebbe lasciare che siano i raggi solari a riscaldare casa.
Per risparmiare, poi, è utile comprare delle valvole termostatiche che permettono di regolare la temperatura nelle varie stanze e anche dei termostati programmabili per regolare l’accensione dei caloriferi in base ai ritmi familiari quotidiani. Infine, per abbassare i consumi ricordiamo la corretta manutenzione dei termosifoni togliendo polvere, aria e acqua rimasta all’interno. Un funzionamento migliore comporta un lavoro più fluido e minori consumi con conseguente risparmio in bolletta.
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